I disturbi respiratori del sonno consistono in patologie che si verificano o peggiorano durante le ore notturne.
Il rumore del russamento è il risultato della vibrazione dei tessuti molli, causata dal passaggio difficoltoso dell’aria attraverso le prime vie aeree durante il sonno. Soprattutto quando è associato a sonnolenza che si manifesta durante il giorno ed alla sensazione di avere dormito un sonno non riposante, può rappresentare il sintomo di una patologia del sonno potenzialmente pericolosa: la Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS).
L’OSAS è una malattia molto frequente, spesso non diagnosticata, che aumenta il rischio di infarto, ictus, ipertensione arteriosa e diabete, perché le apnee sono associate ad un calo della percentuale di ossigeno nel sangue con conseguenze, soprattutto quando sono numerose, che si ripercuotono sul sistema cardio e cerebrovascolare e sul metabolismo. Inoltre, le apnee terminano con un breve risveglio inconscio (che spesso il paziente non ricorda), che sblocca le vie respiratorie, permettendo la ripresa del respiro. Queste interruzioni causano una cronica deprivazione di sonno che si può manifestare con sonnolenza, disturbi dell’umore, difficoltà di concentrazione e di apprendimento e calo della memoria e della libido. La sonnolenza incrementa il rischio di incidenti stradali e sul lavoro e può fortemente influire sulla qualità della giornata e sulla vita di relazione.
L’OSAS interessa una larghissima percentuale della popolazione e può presentarsi anche in giovane età: le persone più tipicamente affette sono uomini con più di 45 anni o donne in menopausa. Il consumo di alcool, fumo e farmaci sedativi e miorilassanti e la presenza di sovrappeso possono peggiorare il quadro ed aumentare la probabilità di sviluppare apnee durante il sonno.
Dovresti sospettare di essere affetto da questa patologia se russi e ti hanno riferito o hai la sensazione di avere pause respiratorie nel sonno e risvegli con sensazione di soffocamento o se hai la sensazione di dormire un sonno poco ristoratore e di sentirti stanco durante il giorno.
La diagnosi di OSAS è di pertinenza del medico del sonno e si ottiene attraverso una valutazione clinica e un’ indagine non invasiva che si esegue durante il sonno, con un piccolo dispositivo che si indossa mentre si dorme e che permette di contare con precisione il numero di arresti del respiro. Questo permette di fare una diagnosi certa, ma anche di conoscere la gravità del quadro.
Lo studio della sede e del tipo di ostruzione che avviene durante il sonno e che è causa del disturbo è di pertinenza dell’otorinolaringoiatra esperto in disordini respiratori nel sonno. Attraverso una valutazione clinica ed una semplice endoscopia in veglia e/o durante un sonno indotto lo specialista otorino è in grado di completare l’iter diagnostico.
La terapia dell’OSAS si può avvalere dell’utilizzo di ventilatori CPAP, di apparecchi odontoiatrici o della terapia chirurgica otorinolaringoiatrica o maxillo-facciale.
La CPAP induce durante il sonno una pressione positiva di aria nella via aeree.
La terapia odontoiatrica sfrutta l’importanza della posizione della mandibola nel regolare la pervietà delle vie respiratorie e si avvale di apparecchiature da indossare durante il sonno: dispositivi ad avanzamento mandibolare o mandibular advancing devices (MAD), che devono essere prescritti e progettati da un odontoiatra esperto in disturbi respiratori nel sonno.
La terapia chirurgica consiste nell’aumentare lo spazio respiratorio attraverso la disostruzione e la stabilizzazione della via aerea nella sedi responsabili delle apnee.
Il russamento, anche se non associato ad apnee del sonno, può essere molto disturbante per il paziente e per il partner e rappresentare un problema dal punto di vista sociale.
Una volta esclusa la presenza di apnee, il trattamento del russamento prevede una possibilità di risoluzione chirurgica di pertinenza otorinolaringoiatrica o conservativo con dispositivo odontoiatrico di avanzamento mandibolare.
Ogni paziente deve essere valuto individualmente con lo scopo di identificare la terapia “ideale” per il suo singolo caso. Per questo motivo è fondamentale che entri in un percorso multidisciplinare, che gli garantisca una diagnosi completa ed un trattamento studiato appositamente per lui.